Fino al XVI secolo il rinoceronte era sconosciuto in Europa. Un esemplare, battezzato Ulisse dai marinai che lo portarono dall'India, fu importato nel 1515 per la prima volta a Lisbona come dono al re portoghese Manuele I. Suscitò molta curiosità non solo tra gli studiosi, ma anche nel popolo portoghese (a ricordarlo, tra le statue che decorano la Torre di Belém di Lisbona c'è anche quella di un rinoceronte). L'anno successivo il re volle farne dono al papa Leone X per mantenersi in buoni rapporti con lo Stato Pontificio e lo spedì a Roma via mare a bordo di un veliero. La nave, arrivata all'altezza della città ligure di Porto Venere, naufragò a causa di una violentissima tempesta. Il rinoceronte, che prima dell'imbarco era stato incatenato per esser tenuto sotto controllo, non era in grado di nuotare e quindi annegò: «Il mare invidiò e tolse all'Italia questa bestia di ...
Il golfo dei Poeti, un tempo chiamato golfo di Venere, vede ripetuti soggiorni a Fezzano (frazione del comune di Portovenere) di Simonetta Vespucci, aristocratica genovese, molto bella, tanto da essere ritenuta dai suoi contemporanei la più bella donna vivente dell’epoca. Il suo vicino di casa è il celebre pittore Sandro Botticelli, che anch'egli soggiornò a Fezzano intorno alla metà del 1400. Botticelli si innamora della bella Simonetta, tanto da sceglierla come modella per rappresentare la celebre Venere nel dipinto Nascita di Venere. Secondo alcuni studiosi, esaminando attentamente il dipinto, nel mare dietro l'immagine di Venere, sulla destra, si può riconoscere il golfo della Spezia, e in successione il promontorio di Fezzano, quello del Pezzino, quello del Varignano con sullo sfondo l'Isola Palmaria. Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Nascita_di_Venere https://do-in-italy.com/it/simonetta-cattaneo-venere-di-botticelli-di-fezzano/
La legge che descrive la combustione di una candela (e non solo) è: Le prime candele venivano realizzate con la cera d'api, successivamente venne sostituita dalla stearina, derivata dalla saponificazione alcalina del grasso animale. La stearina era ideale perché caratterizzata da una temperatura di fusione, dai 52 a 60 °C, vicino anche al suo punto di rammollimento, il che rendeva possibile che la candela di stearina mantenesse la sua forma anche in una stanza calda. La stearina C 57 H 110 O 6 è una miscela di acido palmitico e acido stearico, due fra i più comuni acidi grassi saturi rispettivamente a 16 e 18 atomi di carbonio. Struttura della stearina Da metà '900 per la fabbricazione delle candele si utilizzò in prevalenza la paraffina, una miscela di idrocarburi saturi che ora si ottiene quasi esclusivamente dal petrolio. Oggi le candele di paraffina occupano oltre il 95% del mercato. La cera poi, può contenere uno o più additiv...
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