STEP #33: La sintesi finale

In questo post riassuntivo sono presenti numerosi link che permetteranno ai lettori di approfondire gli argomento trattati.

“… migliaia di candele illuminavano la scogliera ed io, bambino, con gli occhi pieni di meraviglia, pensavo di essere arrivato in un luogo fantastico: Portovenere…”

Questo blog parla di un luogo, Portovenere e di una cosa, la Candela.

Portovenere è un piccolo comune che chiude ad occidente il golfo di La Spezia ed ha origini antichissime, tanto che il suo nome è citato per la prima volta in un documento risalente al 161 D.C.
Uno stretto braccio di mare separa il borgo dall'isola Palmaria che il mito vuole emersa dalle acque.  Il mare prospiciente è stato teatro di battaglie navali e naufragi: uno degli avvenimenti più curiosi fu nel 1516, quando naufragò la nave che trasportava il primo rinoceronte in Europa. Sulla descrizione di questo animale si basa la celebre xilografia di Albrecht Dürer che venne presa come unica immagine di riferimento nei testi di zoologia per i successivi due secoli.

Le bellezze naturalistiche ed architettoniche hanno affascinato da sempre poeti, scrittori, pittori, registi. Numerose sono le citazioni che si riferiscono a Portovenere e le possiamo ritrovare negli scritti di Montale, Quasimodo, Shelley, Byron e perfino Petrarca. Inoltre, Alberto Cavanna, autore contemporaneo, ha ambientato in questi luoghi il suo libro più conosciuto: “Bacicio do Tin”. Infine, il borgo ha anche ospitato il set del film “Cuori nella tormenta”, con protagonista Carlo Verdone, che stato girato interamente a Portovenere.

Tra le cose che simboleggiano Portovenere, quella che più rappresenta l’anima di questo luogo e dei suoi abitanti è sicuramente la candela: la sera del 17 agosto di ogni anno, in occasione della festa della Madonna Bianca, vengono accese più di 1600 candele, dette "padelloni" e vengono posizionate sulla scogliera, attorno alla chiesa e lungo le strette vie del borgo.

La candela è presente da secoli in quasi tutti i paesi del mondo, dove è chiamata con nomi diversi ed è protagonista di detti e proverbi strettamente connessi alle tradizioni ed alla lingua dei vari popoli. In varie culture e religioni è simbolo di vita, di luce che sconfigge il buio, del bene che vince il male, di conoscenza, rivelazione, speranza e prosperità.
Con molta probabilità possiamo trovare almeno una candela nella casa di ciascuno di noi: ci sono candele per profumare, decorare, creare atmosfera e talvolta sono utilizzate anche in cucina per la preparazione di alcuni piatti.

Storicamente, però, la candela era usata principalmente per illuminare, poi, nel corso della storia, è stata sostituita dalla lampada a gas e poi con l’invenzione dell’elettricità, dalla lampadina. Attualmente la candela è usata maggiormente come oggetto decorativo, ornamentale e di design, e probabilmente continuerà ad esserlo anche nelle sue evoluzioni future.

È stata oggetto di studio di numerosi personaggi celebri del mondo scientifico, primo tra tutti Michael Faraday che a metà dell’Ottocento tenne sei le lezioni alla Royal Institution di Londra dal titolo "La Storia Chimica di una Candela " per spiegare i principi della chimica e della fisica che ne stanno alla base.
La candela è ancora oggi oggetto di studi scientifici come dimostrano i recenti esperimenti a bordo della stazione spaziale orbitante.

È possibile catalogare la candela con una tassonomia che ci permette di declinarla sotto differenti forme, azioni, utilizzi, destinazioni,  e attraverso la mappa concettuale, la nuvola di nomi e l'ABC sarà possibile contestualizzarla meglio nell'universo della storia delle cose.

Osserveremo che l’anatomia della candela non è molto cambiata nel tempo, mentre i materiali che la costituiscono si sono radicalmente evoluti. Infatti, è stata, ed è ancora oggi, oggetto di numerosi brevetti relativi, oltre che alla composizione, anche alla forma e ai sistemi di produzione.
Infatti, la sua produzione è diventata una vera e propria attività industriale, che vede Michael Kittredge, fondatore del famoso marchio di candele profumate Yankee Candle, vero protagonista della cosa e del mercato, con il 46% della produzione mondiale.

Infine, possiamo scoprire che la candela è presente in contesti e situazioni, probabilmente inaspettate ai molti, che spaziano dalla letteratura ai fumetti, dalla musica (famoso il Valzer delle candele di Robert Burns) al cinema e all'arte, dove compare in opere di noti artisti. È persino rappresentata sui francobolli, ed è oggetto di una propria numerologia.

È proprio tenendo conto dell’importanza che quest’oggetto ha nella storia e nelle diverse culture che ho provato a ideare un ipotetico museo della candela che possa mostrare al visitatore con questo oggetto di uso quotidiano e di apparenza banale custodisca in realtà molto di noi, della nostra storia, della nostra cultura e della nostra evoluzione.

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